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2017 : UN ANNO BIANCO E…NERO!


 

Un altro anno di forre è ormai finito, i ricordi sono tanti, da un lato la gioia di aver disceso ecosistemi entusiasmanti, da un altro l’amarezza per la scomparsa prematura di due amici (Claudio e Thierry), appartenenti al nostro Gruppo, che ci hanno abbandonato per intraprendere un’altro viaggio, lasciando un profondo vuoto in tutti noi. Il 2017 se n’è andato, ma lo ricorderemo sicuramente come un anno “bianco” e... “nero”!     

Ecco una breve descrizione delle gole discese nel 2017:

FOSSO COSTA ARIOLA: è la nostra gola “privilegiata” ed è indicata per svolgere eventuali corsi. Ambiente aperto, brevi tratti inforrati, asciutta, facile e una decina di salti che rispecchiano i vari tipi di dislivello che si possono incontrare in una forra.

Conclusioni: consigliatissima per accompagnare dei principianti ma soprattutto è una ottima palestra di torrentismo.    

                                                                                                                                         

FOSSO DEL CASCO: è un percorso tra i più gettonati della Val Nerina in quanto lo scorrimento idrico è perenne (anche se è esiguo nel periodo estivo). Il pezzo forte è sicuramente il tratto inforrato che precede la bella cascata da 27 mt.. L’itinerario è frequentato dai commerciali.                                                                                                                                        

Conclusioni: acquatica, verticale, con tratti aperti e inforrati, è una discesa piacevole per tutti.

TORRENTE MENOTRE: pur nella sua brevità, l’orrido, localmente detto “Casco delle Vecchie”, è un vero gioiellino torrentistico, un autentico salto in un mondo buio e verticale, dove l'irruenza delle acque ha inciso un vero traforo naturale in un megalitico bastione di travertino, creando una grotta dove le acque rimbombano aggressive in un angolo da sogno.

Conclusioni: una discesa torrentistica d'eccezione, sempre ricca di acque ruggenti, capace di regalare emozioni in un ambiente profondamente rimaneggiato dall'operosità dell'uomo, che prima gli ha costruito uno sbarramento che capta parzialmente l’acqua per la produzione idroelettrica e poi buttando all’interno spazzatura di ogni genere.

FOSSO S. NICOLA: itinerario ad andamento verticale che, in una successione di alte cascate e belle marmitte, confluisce nel torrente Quirino. Particolarmente spettacolare, ma anche tecnico, il tratto che vede la successione, ininterrotta, dei salti iniziali alti fino a 40 mt..

Conclusioni: gola molto bella e scenografica con una decina di salti di cui un paio tuffabili. Assolutamente da non perdere nella stagione primaverile.

VALLONE LUPOLO: un altro dono della natura; una discesa interessante caratterizzata da maestosi inforramenti e belle cascate assolutamente non banali. Il flusso idrico è perenne e l’habitat è sorprendente.

Conclusioni: salti di ogni genere, alcuni sotto cascata alti fino a 32 mt. con un tratto finale super acquatico! Gli scorci sono veramente belli, la discesa alterna tratti inforrati a tratti solari verdeggianti; nella stagione primaverile regala al torrentista forti emozioni, ma per chi desidera una progressione facile e rilassante è preferibile scenderla nella stagione estiva.                                

 

TORRENTE BAES: è una bella discesa con un finale esaltante. Nonostante il poco scorrimento e una progressione non difficile, il torrente, improvvisamente, finisce a picco sopra il lago di Garda con cascate alte fino a 46 mt. offrendoci un panorama mozzafiato e unico! Proseguendo si inforra…e la discesa diventa entusiasmante. 

Conclusioni: una quindicina di salti, un tratto finale inforrato, fanno del Baes una gola molto interessante.  

TORRENTE CAMPIGLIO: un itinerario vario, aperto, soleggiato, con interessanti passaggi di ogni genere (brevi tratti ipogei); al termine, la Gola confluisce con il torrente Toscolano. Qui abbiamo due alternative per raggiungere l’auto a valle: camminare sul greto o, poco prima, attraversare una serie di canali da percorrere al buio (lampade frontali obbligatorie).

Conclusioni: una progressione facile e divertente per tutti, con una decina di salti gradevoli.

TORRENTE VIONE (SUPERIORE): percorso ludico, soleggiato, scavato nel calcare, con bei toboga e molti tuffi che ci condurranno fino all’uscita di questa prima parte (il tratto inferiore è, al momento, vietato). Il divertimento è assicurato e le belle discese in corda completeranno il piacere di una giornata rilassante.

Conclusioni: discesa non difficoltosa, con 12 calate. Unico neo, l’interdizione della parte inferiore del Vione, con caratteristiche completamente diverse dal tratto superiore (inforrato e tecnicamente impegnativo).

TORRENTE LEALE: la discesa è divisibile in due tratti, la parte superiore non presenta difficoltà e né interesse, mentre la parte bassa è spettacolare, inforrata e tecnica. Corridoi sommersi, tuffi in marmitte con acqua bianca e alcune calate nel flusso ci accompagneranno, senza un attimo di tregua, ad un lunghissimo e stupendo corridoio allagato (circa 200 mt a nuoto), e da qui all’uscita.

Conclusioni: è una perla del torrentismo! Il tratto inferiore è super, ma è assolutamente da non sottovalutare; è un segmento stretto, con portata notevole e difficoltoso in molti punti per il forte flusso idrico; questo tratto bisogna necessariamente scenderlo con tempo stabile e dopo periodi senza pioggia; una improvvisa piena nella parte inforrata (circa 3 ore per superarla) non lascerebbe scampo.

RIO SIMON: un canyon molto bello, acquatico, continuo, con una progressione sempre divertente all’interno di un ambiente imponente. La trasparenza delle sue acque è incredibile e la varietà delle sue cascate è esaltante. Numerosi sono i passaggi in lunghi corridoi e nuotate in marmitte limpide che ci guideranno fino all’uscita di questa splendida gola.

Conclusioni: il Simon è una delle grandi classiche del Friuli, tuffi e belle cascate a non finire ci ripagheranno da un avvicinamento ripido e faticoso, ma è assolutamente da non perdere!

RIO LAVARIE: stupenda forra, stretta, profonda, acquatica e poco luminosa. La discesa, nonostante sia breve, offre scorci suggestivi e anche abbastanza divertenti. È da considerare uno dei tanti gioielli torrentistici da non perdere.

Conclusioni: sei salti esaltanti, qualche toboga e un finale avvincente fanno di questo percorso un itinerario irrinunciabile!

 

PAGO DELLE FOSSE: chi non conosce questo Canyon? È un’altro classico itinerario del centro Italia, un paradiso incontaminato e selvaggio, ricco di vegetazione, che si sviluppa tra alte pareti di grigio calcare. Molti sono i tratti suggestivi e divertenti, ma uno, in particolar modo, è caratterizzato dalla presenza di due lunghe placche rocciose inclinate, normalmente superabili in libera, ma che necessitano di particolari attenzioni in caso di fondo scivoloso.

Conclusioni: circa 15 salti, fra cui un 28 metri inforrato, un percorso secco ma non trascurabile per la sua lunghezza; unico neo è l’assenza dell’apporto idrico soprattutto nel tratto superiore, sempre asciutto durante tutto l'anno, a meno di alluvioni eccezionali.  

   

VALLE SPONGHE: breve gola, facile e interessante. Quasi sempre asciutta durante tutto l'anno, a meno di forti e lunghi precipitazioni nei giorni precedenti. Costituisce un'ottima occasione per familiarizzare con l’ambiente torrentistico.

Conclusioni: la gola ha l'aspetto tipico dei fossi collinari, caratterizzati da una folta vegetazione, ma i suoi numerosi salti (circa 15) e un bel tratto inforrato, ne fanno un itinerario singolare e apprezzabile.

FOSSO ROSCIELLA: il Rosciella è un torrente lungo, bello e incontaminato, il senso di isolamento è notevole, la vegetazione intorno è fitta e, tutto questo, raffigura una specie di giardino primordiale. Si tratta di una camminata nel greto in cui non servono corde e imbraghi, bensì di una sola muta per godersi il bagno o un tuffo in una delle graziose vasche che s’incontrano.

Conclusioni: certamente il Rosciella è il percorso più semplice tra gli itinerari descritti in questo resoconto e molti torrentisti non lo classificherebbero neanche come "torrentismo", piuttosto come una escursione acquatica. A voi la scelta se andarci…

VALLE SCURA: la Valle Scura è una discesa facile e asciutta. L'acqua non scorre più da molto tempo se non in caso di alluvioni straordinari, il greto risulta ghiaioso, pieno di fogliame e rami. Durante la progressione, tuttavia, si ammirano bei corridoi di pietra e interessanti forme rocciose create dall'erosione dell'acqua quando il torrente era attivo. C’è, comunque, da evidenziare che i pochi salti presenti non sono tutti banali per la loro particolare morfologia.

Conclusioni: percorso fossile e rilassante, il tutto immerso in un ambiente solitario e boscoso. Gli ingredienti giusti per una piacevole e distensiva escursione torrentistica.   

                                                                                 

FOSSO TESA: che sorpresa! Occultato dalla vegetazione, questo fosso, lungo e asciutto, annovera più di 50 dislivelli e tratti molto caratteristici, immerso in un ambiente bello e integro.

Conclusioni: è quasi incredibile scoprire itinerari di questo interesse nella nostra Regione, questo dimostra che “qualcosa” c’è ancora, basta avere il desiderio, la curiosità e il sacrificio di esplorare   fossi apparentemente non interessanti… 

                                                                                                                                                         

FOSSO FEIOLE: facile discesa, situata nelle vicinanze delle cascate delle Marmore, presso il paese omonimo. L’itinerario è frequentato dai commerciali. I salti non sono molti ma piacevoli, il paesaggio verdeggiante e incontaminato fanno da cornice per trascorrere una serena mezza giornata di torrentismo.

Conclusioni: percorso assolutamente soddisfacente e ideale per principianti.

 

…e adesso al 2018 !

GRUPPO TORRENTISTICO ALBATROS

 

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